Marco Renzi

ARTIERE

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Ho sentito per la prima volta nominare la parola ARTIERE da mia nonna e me ne sono subito innamorato.

“L’Artiere è la persona che si dedica ad un’arte e ancor di più è un artigiano laborioso e intelligente”, così almeno lo definisce wikipedia. Per mia nonna l’Artiere era quello che sapeva fare tante cose e seguiva tutte le fasi della produzione: pensava, progettava,  realizzava, applicava. In tal senso mi identifico perfettamente con la categoria ed è esattamente quello che ho sempre fatto: scrivere copioni, interpretarli, dirigerli, concepirli a misura di furgone, renderli economicamente sostenibili, portarli in giro per l’Italia, modificarli dopo l’incontro con il pubblico, alla ricerca del ritmo e del respiro giusto, in un percorso dove la parola “arrivo” non è mai esistita. Oltre la produzione di spettacoli, mi sono da sempre divertito a sognare e disegnare eventi, seguendoli in tutte le loro fasi realizzative, alla ricerca di situazioni in cui la gente si possa incontrare, divertire e immaginare, in un processo di miglioramento continuo, non solo per gli altri ma prima ancora per me stesso, perchè se c’è qualcuno che deve dare dignità al lavoro che facciamo, prima di tutti dobbiamo essere noi stessi. Questo fa l’Artiere, una continua ricerca verso qualcosa che sente di dover fare, non tanto come lavoro, ma come irrinunciabile esigenza personale.

Molte persone nel corso della mia lunga vita da Artiere mi hanno spesso chiamato Artista e sempre li ho corretti, sento fastidio quando qualcuno mi identifica con l’Artista, è un termine che oramai non significa più nulla e non descrive alcun mestiere. Qualsiasi ragazzina va in televisione, mostra le gambe, dice quattro fesserie e il giorno dopo è già un’Artista. Oggi sono tutti Artisti: presentatori di programmi vergognosi, faccendieri che comprano e vendono prestazioni di persone come se fossero carne, cantanti del momento, pittori della domenica, un esercito di Artisti che poggiano la loro fortuna spesso sul nulla. Anche per questo preferisco essere e restare un Artiere.

Perchè questo sito?

Ho voluto raccogliere in questo sito un percorso oramai di mezzo secolo di attività, non solo per avere una panoramica di ciò che è stato fatto e che ancora dovrò fare, ma soprattutto per affermare la verità sulla genesi di spettacoli e progetti culturali vari.
Se c’è una cosa di fronte alla quale provo pena è quando qualcuno copia le idee degli altri, è davvero triste, soprattutto per chi lo fa. Ho assistito troppo spesso a saccheggi di mie idee che altri hanno spacciato per loro, affermandolo con tale forza che hanno finito per crederci davvero. 
In questo sito sono raccolti progetti, spettacoli, eventi e percorsi che sono frutto esclusivo della mia immaginazione e la cui proprietà intellettuale voglio fermamente ribadire.